E’ bene precisare che nonostante si parli comunemente di tre segreti in realtà il segreto di Fatima è unico. Si tratta di un messaggio diviso in tre parti, di cui la prima riguarda la visione dell’inferno, la seconda parte la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato, la terza parte l'invito alla Penitenza e il sacrificio dei martiri della Chiesa. Nel 1941 Suor Lucia - su richiesta del suo vescovo Mons. José Alves Correia da Silva - scrisse un resoconto delle apparizioni. In questo resoconto Suor Lucia spiegava che il segreto affidatogli nell’apparizione del 13 luglio 1917 constava di tre parti distinte, la terza delle quali non poteva però essere ancora svelata.
Suor Lucia affidò al Vescovo le prime due parti del segreto e queste furono rese pubbliche dal Santo Padre nel 1942, in occasione della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria.
La terza parte venne scritta da Suor Lucia il 3 gennaio del 1944 e quindi affidata al Vescovo di Leiria che la consegnò a Papa Pio XII.
Il terzo segreto, su indicazione di Suor Lucia, avrebbe dovuto essere rivelato al mondo dopo il 1960, ma Papa Giovanni XXIII, che era in carica in quel periodo, non ritenne opportuno renderlo pubblico e lo stesso fecero anche tutti i suoi successori; fino a Giovanni Paolo II che, a sorpresa, il 13 maggio 2000 – in occasione della beatificazione di due dei veggenti di Fatima, Giacinta e Francisco Marto – dichiarò di aver incaricato la Congregazione per la Dottrina della Fede di farlo tradurre e divulgare.
Il 26 giugno 2000 la terza parte del segreto è stata presentata ufficialmente dalla Chiesa al pubblico accompagnata da un commento teologico pastorale del Prefetto della Congregazione stessa, il cardinale Joseph Ratzinger.
Ecco riportate qui di seguito le tre parti del segreto di Fatima. Le prime due parti sono tratte dalla "terza memoria" del 31 agosto 1941.
Suor Lucia descrive in questi termini la visione dell’inferno che le venne mostrata il 13 luglio 1917:
I bambini rimangono spaventati dalla visione e come per chiedere aiuto alzano gli occhi alla Madonna la quale, rivolgendosi ad essi con bontà e tristezza, dice:
In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc. [aggiunta di suor Lucia contenuta nella quarta memoria]".
La Vergine conclude con l’avvertimento di "non dire questo a nessuno, tranne che a Francesco".
Suor Lucia credette di riconoscere il "gran segno" a cui si fa riferimento nel segreto, nella straordinaria aurora che illuminò il cielo nella notte fra il 25 e il 26 gennaio del 1938 (dalle 20.45 alle 0l.l5, con brevi intervalli).
Segue la lettera consegnata nel 1944 al Vescovo di Leiria con la quale Suor Lucia ha rivelato la terza parte del segreto:
La terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria-Fatima.
Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre.
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.
Tuy-3-1-1944".
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